1963-2023: 60 anni dal disastro del Vajont

È ottobre e, come ogni anno in questo periodo, ricorre l'anniversario del disastro del Vajont: un evento che, nonostante la portata e l'importanza, in troppi non conoscono e di cui, sebbene vi siano diverse opere dedicate (es. documentari, libri, film), si parla ancora troppo poco. Quest'anno, in particolare, si celebra il 60esimo anniversario alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il disastro ha origine con la costruzione di uno sbarramento all’interno della valle del Vajont, una caratteristica valle a forma di “V” che sorge a cavallo tra il Veneto ed il Friuli Venezia Giulia. La diga, nota come diga del Vajont e mostrata in Figura 1, viene realizzata in prossimità della confluenza del torrente Vajont all’interno del Piave, per creare un bacino idroelettrico capace di 150 milioni di m3 d'acqua. Secondo l’ipotesi più accreditata, la presenza del lago ha causato la mobilitazione di un grande ed antico ammasso franoso presente sul versante sinistro del lago.

Figura 1 Diga del Vajont, vista da Longarone (BL).

Il 9 ottobre 1963, alle 22:39, una frana di 270 milioni di m3 si riversa alla velocità di circa 100 km/h all'interno del lago spostando 50 dei circa 115 milioni di m3 d'acqua presenti in quel momento: l’impatto dà origine ad un'onda alta 200 metri. L’onda si divide in tre parti: la prima risale sulla sponda in destra orografica del lago, la seconda ripercorre all’indietro il lago e la terza, di circa 25 milioni di m3, procede in direzione della diga, la sovrasta e, si riversa nella valle sottostante. Ciascuna delle tre parti dell’onda rade al suolo tutto ciò che incontra sulla loro strada e causando la morte di 1910 persone.

Figura 2 Superficie di rottura della frana vista da Casso (PD).

Le cause ed i responsabili di quanto accaduto sono stati oggetto di un lungo processo e di diversi studi scientifici che ancora oggi cercano di spiegare il meccanismo di un evento senza precedenti. Le dinamiche che hanno portato al disastro ed i risvolti successivi, hanno sempre suscitato un grande interesse da parte mia sin da quando ne sono venuto a conoscenza all'età di sette anni. L’interesse è aumentato significativamente nel corso degli ultimi anni a seguito della lettura di un grande quantitativo di libri sul tema ed all’interazione con superstiti e studiosi del fenomeno. In occasione del 60esimo anniversario, ho deciso di fare ritorno sui luoghi del disastro per portare il mio modesto contributo: tieni d'occhio questo sito ed i miei canali nei prossimi giorni per scoprire di cosa si tratta.