Vajont

Il disastro del Vajont si verifica nell’omonima valle situata a cavallo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, all’interno della quale viene realizzata una diga alta 261,60 metri che sottende un bacino idroelettrico di oltre 150 milioni di metri cubi d’acqua.

Il 9 ottobre 1963, alle ore 22:39, una frana stimata in 270 milioni di metri cubi precipita all’interno del lago causando la formazione di un’onda alta circa 200 metri che distrugge tutto ciò che incontra lungo il suo percorso e di cui, una parte, sormonta la diga e si incanala verso gli abitati di fondovalle. Il disastro provoca la morte di 1910 persone ufficialmente accertate. La gravità dei fatti è tale che il disastro del Vajont viene classificato dall’Unesco, durante l’International Year of Planet Earth nel 2008, come “uno dei peggiori disastri ambientali causati dall’uomo” dovuto alla mancanza di comprensione, da parte degli ingegneri e geologi, del fenomeno che stavano studiando.

A 60 anni dal disastro, ho deciso di scrivere un libro nel quale intendo esaminare le dinamiche e le decisioni che hanno portato al disastro, contestualizzati nel periodo storico in cui si sono svolti i fatti, utilizzando un modello basato su comunicazione e processi decisionali ed approfondendo alcuni aspetti tecnico-scientifici. Le argomentazioni proposte forniscono un'ulteriore chiave di lettura degli eventi e dimostrano l’importanza che questa vicenda continua a rivestire al giorno d’oggi.